Con la sentenza n. 15050 del 26 giugno 2009, la Sezione Lavoro della Cassazione si e' recentemente pronunciata sulle responsabilita' di un consulente aziendale,
il quale, secondo la sentenza, risponde degli infortuni subiti dai lavoratori addetti alle macchine pericolose, se non ha avvertito del problema , anche in mancanza di una relazione dei rischi a cui l'impresa committente era obbligata.
Nel caso specifico, la societa' datrice di lavoro, a seguito di un
infortunio, chiamava in giudizio l'agenzia di consulenza tecnica ed ecologica,
alla quale alcuni mesi prima dell'evento aveva commissionato uno studio ed
un'analisi preliminare della situazione aziendale, in riferimento all'igiene
ed alla sicurezza degli ambienti di lavoro, senza che questa avesse poi
segnalato alcuna necessita' di intervento sul macchinario causa
dell'infortunio.
In base al ragionamento della Corte di Cassazione, la responsabilita' della
societa' consulente non puo' essere esclusa per il fatto che non era stata
redatta la relazione di sicurezza con la valutazione dei rischi e che questo
compito facesse carico all'azienda datrice di lavoro. Il consulente doveva
comunque opportunamente presentare un'analisi sullo stato dei macchinari
esistenti e sullo stato dell'ambiente di lavoro, verificando la conformita'
alla normativa di sicurezza. |